É stata lunga la scarpinata dal vecchio faro di Pantelleria al tratto di mare designato.
Lo studiavamo da giorni e sapevamo che, causa l’impervio percorso, avevamo ottime possibilità di restare tutta la giornata in beata solitudine.
Quando ecco che all’improvviso arriva una coppia con un bambino di pochi mesi.
Poco male, pensiamo, il bambino è piccolo e di certo non si fermeranno fino al pomeriggio.
Trascorsa un’oretta arriva un’altra coppia più o meno della nostra età.
Lo spazio comincia a farsi stretto e sebbene nessuno alzi il tono della voce le chiacchiere si sovrappongono.
La coppia arrivata per ultima si appassiona al piccolo che, effettivamente, è di una bellezza disarmante per cui le due donne cominciano a familiarizzare mentre i due uomini sono entrambi fuori per una nuotata.
Ma rientrano insieme e trovando le compagne in allegra chiacchiera si avvicinano anche loro e cominciano a scambiare, timidamente, qualche parola.
A poco a poco il parlare tra loro diventa fitto, quando una delle due donne rivolgendosi a me con un tono affabile mi chiede dove ho comprato il costume che indosso, perché lo ammira da tutto il giorno.
Allora mi avvicino e noto che ha i sandali da trekking che da sempre cerco.
“E i tuoi sandali, che belli! Dove li hai presi?”, così passati due minuti siamo li a scambiare parole a raffica.
La madre del bimbo e il compagno vengono da Firenze, l’altra coppia da Torino.
Noi due siamo gli unici siculi.
Ad un tratto sento anche lui, il mio compagno arriva alle mie spalle e siede a gambe incrociate vicino a noi.
Fatte le debite presentazioni l’atmosfera è bella e serena: si fa il bagno insieme, io tengo il “cucciolo” alla mamma perché possa fare una nuotata mentre i tre uomini discutono amabilmente dentro una pozza a riva.
È tardo pomeriggio, ormai, quando tutti quanti ci si guarda in faccia e, come se ci si conoscesse da tempo, si decide di andare a La Vela a fare un aperitivo in riva al mare.
Arrivati sul posto noi ragazze ci sediamo tutte dentro una barca tirata a secco mentre gli uomini prendono le ordinazioni e litigano per chi deve essere il galantuomo pagante.
Arrivano i calici di vino e dei coppi con pesce fritto vario e calamari, mentre il discutere viene giù a dirotto.
E così le risate.
Il piccolo dorme accucciato nel marsupio della madre che sorseggia il vino e noi tutti ci si guarda con stupore e allegria.
Tutto questo è magia, l’inconsapevole amalgama che sa regalare un’isola come Pantelleria.
Oggi il cucciolo ha sei anni, da allora è stata vacanza sempre insieme.
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