Ad agosto del 2022 è stata diffusa la notizia straordinaria, perché di questo si tratta, che a Pantelleria è stato rinvenuto un tipo di Grillo di cui non si era mai venuti a conoscenza.
Un tipo nuovo, insomma, uno di quelli che non solo non era di quelle parti, ma proprio non esisteva.
Nemmeno nei manuali, neanche negli archivi polverosi sotto illeggibili diciture o in polverose teche.
Nemmeno nato e risorto.
Proprio uno di quegli “individui” ai quali se si potesse chiedere la provenienza magari ti risponderebbe con onesta sincerità un sonoro: “Booooh! Che ne so da dove vengo”.
Allora la notizia è arrivata sui giornali.
Sui giornali direte?
Da quando in qua i giornali si occupano di insetti?
In effetti la domanda è più che lecita, ma se uno scopre un Grillo che sul pianeta non si è mai visto qualche giornalista intelligente la notizia la pubblica.
Qualche “fancazzaro” penserà che il grillo è extraterrestre.
Il diffidente, oggi, ci dirà che domani ce lo presentano a tavola a contorno dell’hamburger.
Il “Gomblottista” penserà che non ce la stanno raccontando come si deve e per quello che è.
Di fatto il Grillo è stato trovato.
Perché a dispetto di tutto e di tutti esistono scienziati seri che studiano i territori palmo a palmo, individuano, classificano, catalogano, SCOPRONO.
E costui, cheratinoso e ambrato con una specie di scudo argenteo sulla schiena, è stato trovato in una zona a sud di Pantelleria decisamente impervia e piena di anfratti.
Questa isola è una specie di microcosmo a cielo aperto che nel suo essere ancora selvaggio e impenetrabile riesce a nascondere sorprese di ogni “natura”.
Allora, quando questa estate è “saltato” (azzeccai il verbo) fuori questo nuovo grillo si è trattata di una vera e propria notizia.
Poi io credo che certe cose possano appartenere alla scienza come all’uomo comune, certi interessi dico.
E siccome, per fortuna, non sono la sola persona sul pianeta a pensarla così l’Ente Nazionale Parco di Pantelleria ha indetto un bel concorso.
Ha chiesto alla popolazione di battezzarlo, ‘sto “benedetto” grillo.
Chiamarlo grillo COSO (il cognome è importante benché gli insetti non necessitino di codice fiscale) non era molto scientifico e neanche onorevole.
Allora hanno detto ai panteschi: “Decidiamolo insieme. Vi diamo una rosa di quattro nomi e noi tutti si decide”.
La rosa era questa:
Pantescus, perché scoperto a Pantelleria; Marinus perché prossimo alle coste; Petrosus perché vivente tra le rocce vulcaniche prossime al mare; Phantasma perché, banalmente, mai nessuno prima dello scorso agosto lo aveva mai incontrato sul suo cammino.
GRILLO si è aggiudicato un cognome di tutto rispetto, con un quorum (“cuorum”, ma quanto mi piace giocare con le parole!) del quasi 58%, la popolazione gli ha assegnato il primo in lizza, PANTESCUS.
Che a volere fare il codice fiscale potrebbe essere questo: GRLPNT22M05U000P.
Lo avessero chiamato Phantasma non gli sarebbe mai arrivata nessuna cartella esattoriale.
Ma anche con Pantescus credo che non paghi la TARI.