I guantini palmati in neoprene o silicone per il mare, che meraviglia.
Saranno il mio nuovo accessorio della prossima estate a Pantelleria.
Da almeno due anni mi “amminchio” (perdonate il termine non raffinatissimo e poco comprensibile ma non riesco a sostituirlo con altro) a guardarli.
Ne vendono di ogni prezzo, colore e forma.
La prima volta che li ho visti li indossava una signora, praticamente ferma a riva e immobile, per cui ho immediatamente pensato che li indossasse per non rovinare lo smalto delle unghie.
Tornata a casa ho capito che era meglio fare qualche approfondimento, la mia deduzione mi aveva lasciata perplessa.
Allora ho cominciato a cercare per capire quale fosse la loro reale funzione e ho capito che aiutano a nuotare meglio, anzi no peggio, se non hai la tecnica, comunque consentono un nuoto più veloce, ma neanche tanto, sicuramente spostando una maggiore quantità di acqua rafforzano i muscoli di braccia e spalle ma non sono consigliati per tutti i tipi di nuoto e di nuotatori.
Insomma, non ci ho capito niente.
Resta di fatto che, almeno due volte al mese, io mi faccio la mia ricerca con approfondimento sui guanti del mare e a ben pensarci io una funzione che risponde alle mie esigenze l’ho trovata: sono perfetti a fare sì che quando mi inerpico negli scogli non mi ferisca ripetutamente le mani come sono usa fare.
Della serie, MAI PIU SENZA.