Torre Salsa, 13 agosto. Il collegamento fra la spiaggia di Siculiana Marina e la riserva è all’asciutto. Questo produce un insolito andirivieni di persone che ci costringe a rumori e presenze ai quali non siamo abituati. A mare una grande quantità di meravigliose meduse rosa. Attorno a noi una notevole quantità di “esseri” (molto meno belli e sicuramente meno intelligenti) che con diversi pretesti e strumenti raccoglie meduse e le lascia a contorcersi sulla sabbia.
Cesare non lo può tollerare. Nonostante io e sua madre facciamo di tutto per dissuaderlo lui “attacca turilla” con tutti, per lo più adulti. “Questa è una riserva naturale e gli animali non si toccano…invece di portarle sulla sabbia perché non vi limitate a spostarle…che divertimento ci provate a ucciderle?”. Qualcuno riesce a convincerlo. Qualcun altro non lo degna di uno sguardo. Ad un certo punto avvicina un gruppo di persone fra le quali ci sono quattro bambini. In pochi secondi convince questi ultimi della bontà della sua causa e loro intervengono contro gli adulti del gruppo “ammazza meduse” costringendoli ad una rapida ritirata. Una coppia lo maltratta dicendogli di andarsene e di non rovinargli la vacanza. Lui abbandona la posizione e torna da noi piangendo per la rabbia e la frustrazione. Gli epiteti rivolti alla coppia sono irripetibili. A quel punto sceglie la via della resistenza non violenta. Loro le tirano fuori, lui le rimette dentro.
Ed io guardo questo omino inflessibile e giustizialista e mi chiedo che sarà di lui. Gli prometto che racconterò la sua impresa di oggi ad alcuni amici che come lui si occupano di piccoli pezzi del nostro pianeta e che sicuramente apprezzeranno molto la sua azione. Con questo post intendo onorare la mia promessa.
Scritto da Francesco Picciotto
https://adoraincertablog.wordpress.com/