Oggi il tempo a Pantelleria è in una di quelle condizioni in cui capisci che non sa da che lato vuole “girare”.
Se sta puntando al caldo atroce o ad una pioggia scrosciante.
Il cielo è grigio, di sabbia e Africa.
E io non so se mettere la lavatrice perché il dubbio è se stendere i panni.
Della pioggia me ne fregherei ma della sabbia un poco meno, visto che l’acqua scarseggia e rilavarli non voglio.
Oggi il mio tempo a Pantelleria non sa dove svoltare.
Se dal lato che porta ad un’estate sul finire o se dal lato che conduce ad un’estate che sembra non finire.
Ma da un lato c’è la fine di una stagione lavorativa e un certo sollievo e dall’altro c’è un count down che mi porta alla fine della mia permanenza su questa isola.
Oggi il mio tempo a Pantelleria fa pendant col mio umore.
Questa è l’unica cosa certa.
Ma se ci penso un po’ di più anche la sabbia che viene dall’Africa ci sta, a coprire un po’ di vergogne nostrane e a fare sì che le nostre coscienze non si lavino con facilità.
Oggi il mio tempo a Pantelleria dice che sono triste anche se non voglio crederci, come certe favole per bambini che ci lasciano spaventati e increduli.
Se questo oggi è il mio tempo a Pantelleria esistono delle ragioni dentro e fuori di me.
Dovrei guardarle con la stessa rassegnata ma leggera incertezza che mi induce a chiedermi se mettere su uno stendino con i panni lavati o meno.
Ma così sarebbe troppo facile, vero?