Cinque erbe aromatiche e spontanee da scoprire a Pantelleria

Cinque erbe aromatiche e spontanee da scoprire a Pantelleria

Pantelleria, isola meravigliosa nel cuore del Mediterraneo, è un luogo ricco di bellezze naturali e sorprese culinarie. Tra queste, le erbe aromatiche e spontanee rappresentano un tesoro nascosto da scoprire durante la tua vacanza. Ecco cinque erbe che puoi trovare passeggiando tra i sentieri di questa affascinante isola.

Il Cappero: Re incontrastato di Pantelleria

Più spontaneo di così non si può.
Vento e lucertole fanno da vettori certosini nel trasportarne i semi qui e lì.
Lui non perde tempo, cresce in situazioni impossibili e resiste (basso e radente il suolo) a qualsiasi intemperia.
Sul nostro blog troverete su questa pianticella preziosa tante informazioni.

Il Finocchio Selvatico: un profumo evocativo

E’ un arbusto verde brillante, il solo fare scorrere la mano tra quella specie di fogliame aghiforme lascia tra le dita una fragranza unica.
Ma soprattutto mi ricorda una peculiarità della cucina siciliana: sapete tutti che un nostro piatto tipico è la pasta con le sarde, vero?
Questa va abbondantemente condita anche col finocchietto selvatico (uva passa, pinoli, etc).
Ovviamente il finocchietto non è sempre disponibile a causa della sua stagionalità.
Pertanto il siciliano, pur di non rinunciare ad un piatto forte della sua tradizione culinaria, ha inventato la “Pasta con le sarde a mare” che ha il solo finocchietto se si è sprovvisti di sarde e la “Pasta con il finocchietto in montagna” se provvisti di sarde ma in assenza del prezioso arbusto.
Noi siciliani siamo davvero strana gente…

La Menta: un’invasione profumata

Ubiqua quasi quanto il cappero e dal profumo inconfondibile.
Arricchisce da sempre moltissime pietanze.
Famose, nella mia famiglia sono le frittatine con un po’ di pan grattato e alcune foglie di menta nell’impasto.
Ma l’odore più bello sprigionato da quest’erba viene fuori quando ha appena piovuto, fateci caso.
Cominciate a camminare e imbattetevi in un sentiero dove potreste incontrare la menta selvatica (non è difficile!) e avvicinatevi alla pianta, raccoglietene qualche foglia la cui essenza, mischiata all’odore del terreno bagnato, avrà il potere di rimandarvi indietro nel tempo.
E’ l’odore della mia infanzia e di certe giornate di fine estate.

L’Origano: il principe dell’isola

A metà estate troverete innumerevoli cespugli odorosi.
All’inizio, per quanto le stagioni si muovano secondo un ritmo bizzarro, sarà un po’ più difficile che “sua maestà” si mostri nel suo splendore.
Ma già a fine giugno potreste raccoglierne qualche ramo che vi converrà conservare in una zona all’ombra del vostro Dammuso, dopo una decina di giorni circa potrebbe già essersi essiccato.
Fatene un mazzo e legatelo con un bel fiocco, sarà un omaggio che Pantelleria vi offre.
L’origano in questione è tra i più aromatici che io abbia usato e, benchè spesso sia sconsigliato in cucina per coloro che soffrono di reflusso o gastrite, sappiate che l’origano pantesco è estremamente leggero e digeribile.

Il Rosmarino: il Signore degli arrosti

Pervicace e resistente quaasi quanto il nostro cappero.
Cerca appigli nelle coste, sui pendii, lungo le trazzere, all’interno dei più bei giardini e adorna, conferendogli, un’immagine di affascinante decadenza i dammusi più antichi abbandonati dalla memoria del presente.
E’ il signorotto di certi arrosti.
A Palermo, chi vende il pollo arrosto, è uso fare una miscela di sale pepe, olio e limone che viene spennellata con un ramoscello di ROSMARINO non appena il pollo viene tirato fuori dallo spiedo.
Strumento e sapore.

Quando il mestiere è un’arte.

Foto di Giovanni Matta

 
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