Hannah Arendt diceva che gli esseri umani sono stati fatti per “nascere”.
Nascere ripetutamente nel corso della loro vita.
L’esatto opposto dì ciò che pensava il suo maestro (nonché amante) Martin Heidegger.
Per lui l’unico destino, compiuto e degno, di un essere umano è la sua fine.
Cosa significa “nascere” più volte?
Certe volte vuol dire semplicemente svegliarsi ogni mattina.
Che sembra scontato ma non lo è fino in fondo.
È sforzarsi di fare in modo che ogni giornata acquisisca il sapore di un valore che va ad aggiungere e non a sottrarre.
Io rinasco tutte le volte che, tra la fusoliera e l’elica di un bimotore, intravedo la sagoma di Pantelleria.
Rinascere può significare innamorarsi, ogni giorno, di chi ami o di qualcosa che ami.
Se cedi allo stupore rinasci.
Quando progetti e sogni rinasci.
Se accarezzi un cane o un bambino rinasci.
Sei viva tutte le volte che la tua risata esce a cascata insieme alle lacrime.
Rinasci tutte le volte che incontri una frase in un libro e la segni, perché quella frase “ti ha scovata”.
Io rinasco ogni volta che la Piana della Ghirlanda mi viene incontro.
Se mia sorella mi abbraccia rinasco.
Nel sorriso felice di un ospite che mi saluta io, ogni volta, rinasco.