Noi tutti lo chiamiamo smart working, perché che si tratti di giornali, post pubblicitari, campagne di ricerca lavoro, tutti, dico tutti, lo chiamano smart working.
La realtà è che ciò che tutti denominano smart working, altro non e’ che “lavoro da remoto”.
Alcuni lo considerano una iattura perché sostengono si lavori molto di più altri lo ritengono una vera manna dal cielo: ti evita di spostarti con la macchina per raggiungere la tua postazione di lavoro e ti consente di svolgere con i tuoi tempi e in un ambiente più familiare o confortevole la tua professione.
Ora, immaginate di poter fare “smart working” in luogo dove magari avete anche un bel terrazzo con vista sul mare, una amaca, delle comode sdraio, una piscina o anche solo un cannucciato all’ombra e una comoda sedia sulla quale adagiarvi.
Insomma, immaginate di essere in un Dammuso a Pantelleria.
Ora guardatevi dall’alto mentre siete seduti davanti ad un ampio tavolo, a fianco un bel tazzone con un caffè lungo, davanti a voi il vostro laptop e le cuffie alle orecchie: state lavorando ma al di là dello schermo del vostro pc, in fondo, vedete la distesa azzurra con le piccole creste bianche del mare agitato mentre da destra, a folate, arriva l’odore della salvia e del rosmarino.
Tra una chiamata ed un’altra avrete i soliti quaranta minuti di break durante i quali potreste decidere di immergervi in piscina e stendervi un attimo al sole oppure fare una passeggiata in giardino, giusto il tempo per schiarirsi le idee e ricominciare la seconda parte della giornata lavorativa.
Ed infine, quando il vostro tempo al desk sarà terminato, potrete pure prendere la vostra auto per raggiungere la caletta preferita, andare alle terme o, preso il pull più pesante, decidere di andare fino a Scauri per bere una birra in compagnia.
Insomma, se il punto di vista è questo, se la prospettiva è quella giusta, se è bene che talvolta uno si sposti e cominci a guardare se stesso dal di fuori, potrebbe vedere tutto questo e decidere, una volta per tutte, che questo smart working non è poi così malaccio.
Soprattutto da Pantelleria!
© Foto di Barbara Monteleone