Cosa mettere in valigia se si va a Pantelleria? Cosa portare con sé durante le mezze stagioni “che non esistono più”? Cosa nei mesi caldi e cosa nei mesi freddi? Sulle note de “Le Quattro Stagioni” di Vivaldi scopriamo insieme tutti i consigli utili per preparare i bagagli per la vostra vacanza a Pantelleria!
Pantelleria in primavera e autunno: cosa mettere in valigia?
Forse non si direbbe ma a Pantelleria primavera e autunno sono stagioni climaticamente molto simili, l’unica differenza vera risiede nella temperatura del mare: nei mesi autunnali il mare è ancora tiepido perché conserva il calore del sole estivo, mentre in primavera è decisamente più freddo.
A fronte di questo, l’abbigliamento adeguato per una vacanza pantesca nelle stagioni felicemente bizzarre (la primavera e l’autunno sono i periodi più belli in cui visitare Pantelleria) è opportuno che comprenda:
- un paio di capi caldi;
- qualche maglietta a maniche lunghe e altre a maniche corte;
- pantaloni comodi o di tuta;
- pantaloncini;
- una buona giacca a vento;
- materiale per vestirsi “a cipolla”;
- scarpe chiuse da trekking o da passeggio per le nostre giornate in mezzo alla natura;
- scarpe da scoglio o sandali da trekking per le incursioni a mare;
- cappellino;
Da non dimenticare anche oggetti indispensabili per godere al meglio del soggiorno sull’isola – magari in uno dei nostri dammusi – tra cui:
- borraccia (al mare non passano venditori di bibite);
- maschera e boccaglio per immersioni tra pesci e fondali;
- in primavera, se lo possedete, un mutino che vi consenta di nuotare più a lungo senza sentire freddo.
Pantelleria in estate e inverno: cosa mettere in valigia?
In estate
Come sicuramente immaginavate, l’estate pantesca è molto calda, ma allo stesso tempo gode, fortunatamente, di una buona escursione termica e certe sere un pull over di cotone o una felpa vi regalerà un piacevole conforto.
Quanto al resto, portate con voi tutta roba estiva e fresca, perché alcune giornate di piena estate sono veramente afose. Per il mare e la montagna l’attrezzatura è la stessa di cui sopra: maschera e boccaglio, muta, borraccia e scarpe da scogli.
In inverno
L’inverno pantesco è umido e ventoso e se non fosse per queste due caratteristiche (talvolta noiose) non necessiterebbe di capi “eccezionali”. L’unione di questi due fattori, però, fa sì che un buon giubbotto, un cappellino di lana e un abbigliamento mediamente pesante vi aiuteranno ad affrontare meglio le vostre avventure pantesche sia sul versante marittimo che su quello montano.
Agli appassionati del mare consiglio vivamente una muta intera perché coste e sirene hanno un canto invitante, ma la corrente del canale rende l’acqua quel tantino fredda da restare per un paio di secondi ammutoliti e privi di fiato. Dopodiché, anche l’inverno regala fantastiche giornate di sole durante le quali sarà un piacere togliersi di dosso il di più e restare sdraiati a gustare quel tiepido calore sulla pelle.
Perché, se non fosse chiaro, Pantelleria è versatile, melodiosa e arpeggia che è una bellezza. È capace di risuonare in ogni stagione e di essere, forse proprio Lei, la magica interprete dei quattro concerti dedicati alle stagioni dal grande maestro Antonio Vivaldi.