Cinque esperienze poetiche da fare a Pantelleria: dai capperi alle stelle

Cinque esperienze poetiche da fare a Pantelleria: dai capperi alle stelle

La prima “piccola” cosa da fare a Pantelleria è andare a raccogliere i capperi di mattina quando il sole non è ancora alto

Non dovete prenderne una quantità spropositata.
Comprate una ciotola col tappo e riponeteli lì, cospargeteli di sale, teneteli in un luogo umido e mescolateli anche più volte al giorno.
È inutile che stia qui a raccontarvi come trattarli, sul web (e sul nostro blog) trovate tutte quante le indicazioni.
Le due cose belle sono la raccolta, che avvenga nel primo mattino o nel tardo pomeriggio, e il fatto che i capperi che porterete a casa per condire i vostri piatti saranno stati il frutto del vostro lavoro e della vostra pazienza.

La seconda “piccola” cosa da fare a Pantelleria e stendersi sulle volte ad ammirare la VOLTA stellata

Se vivete in un Dammuso con volte praticabili e non avete bambini piccoli, sarà a sera, dopo aver consumato la vostra deliziosa cenetta, versare due dita di passito nel vostro bicchiere e salire sui tetti.
Stendersi adagiando la schiena sulla cupola e ammirare le stelle sorseggiando quel pastoso vino, dolce, mielato e appena un po’ selvaggio.
Se aveste dei biscotti secchi da immergervi, ve lo assicuro, sarebbe il massimo.

La terza “piccola” cosa da fare a Pantelleria richiede un poco più di sforzo: la ricerca delle sarde

Vi toccherà andare in paese o alla pescheria di Scauri di prima mattina e cercare le sarde.
Una volta trovate fatevele aprire (noi le chiamiamo “sarde allinguate” perché a quel punto hanno la forma della lingua).
Procuratevi del buon pan grattato (meglio se grossolanamente tritato) e passatele più volte su questo, friggetele bene in abbondante olio e capirete qual è il vero sapore del mare e della cucina semplice.

La quarta “piccola” cosa da fare a Pantelleria è portare con sé al mare nient’altro che pomodori

Il “siccagno pantesco” ha un sapore molto intenso.
Fate un bel bagno e quando sentirete che un certo languorino avanza sedete nello scoglio più prossimo al mare e immergete il pomodoro in acqua.
Un morso al pomodoro e uno al pane, al grissino o al cracker.
In prima istanza lo laverete ma, soprattutto, lo insaporirete di boccone in boccone.
Un morso al pomodoro e uno al pane.
Potrete rituffarvi immediatamente dopo.
È il pasto più leggero, saporito, ricco di sali minerali che questa isola può offrirvi.

La quinta “piccola” cosa da fare a Pantelleria è parlare con la gente che abita l’isola, fate in modo che qualcuno ve la narri

Se all’inizio i panteschi vi sembreranno ritrosi dopo un poco si scioglieranno e loro.
Chi meglio di un abitante dell’isola saprà dirvi di cosa sia fatta veramente Pantelleria?
Se di lava, di montagna, di mare, di gente o di stupore.

 
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