La nostra stagione lavorativa a Pantelleria è terminata.
Bella, faticosa, intensa, ricca.
Il nostro è un lavoro generoso.
Che non significa che ci riempie di denaro, ma di moltissime altre cose anche più preziose.
In primis, il privilegio di trascorrere sei mesi l’anno su questa isola (nel caso della nostra Barbara è un po’ diverso perché lei vive stabilmente a Pantelleria), di respirarne l’aria, di godere, quando il lavoro ce lo consente, del suo mare e delle sue montagne.
L’isola è poi fatta anche dalla gente che ci vive e anche quello corrisponde ad un valore aggiunto: ogni anno cresce attorno a noi il tessuto sociale con cui ci relazioniamo, ogni anno diventiamo un pelino più panteschi, si stabilisce nel tempo una fiducia reciproca che diventa un legame territoriale.
Il secondo tra i vantaggi è la molteplicità di persone con cui, in una stagione, veniamo in contatto.
Siano essi proprietari di Dammusi o ospiti degli stessi.
Ritornano “vecchi” clienti e ne arrivano di nuovi.
Scoccano scintille di mutua simpatia e si intessono nuove relazioni amicali.
Da questo tessuto di relazioni viene fuori un turbinio di esortazioni a raggiungere, nell’inverno che avremo d’innanzi, tutti i vecchi e i nuovi amici che vorrebbero che li andassimo a trovare ciascuno nelle proprie città di provenienza.
Fatti due brevi conti, sono tali e tanti gli inviti che riceviamo (e che a nostra volta corrispondiamo con il piacere di avere loro nelle nostre città) in ogni parte del mondo, che il nostro inverno dovrebbe trascorrere viaggiando da un luogo ad un altro, intervallando questo tempo con brevi soste a casa per accogliere i nostri “ospiti” amici.
Sarebbe bellissimo potere trascorrere così il nostro inverno.
Ma il nostro tempo è fatto anche della preparazione alla successiva stagione.
Insomma, dovremo pur lavorare di tanto in tanto.
Sebbene questo lavoro, talvolta, possa apparire come un “gioco di intrecci e relazioni”.
Da questo “gioco estivo” noi ne usciamo felici.
Stanchi ma felici.
Credo che il bello di tutto questo sia questo mare di cui è circondata Pantelleria e questa “marea” di gente che giorno dopo giorno regala qualcosa in più alle nostre vite e al nostro tempo
Di tutto questo, oggi, noi vogliamo ringraziarvi.
Foto di Giovanni Matta