Per molti, per i più fortunati, quest’estate un giorno sarà arrivato il momento di preparare una valigia.
Per i nostri ospiti la meta sarà stata Pantelleria, per altri ciò che più avevano desiderato dopo due anni difficili.
Comunque ci attendeva una vacanza e il bagaglio, di qualsiasi genere o entità esso fosse, è sempre difficile da assemblare.
I più “spartani” decidono a caso, confidando nella buona sorte.
I maniaci del controllo cercano di non tralasciare nulla, nel tentativo vano di prevedere anche l’imprevedibile.
Ma la composizione di una valigia è una specie di esercizio di fantasia, a metà tra ciò che siamo e ciò che vorremmo essere nel breve o nel lungo tempo di una vacanza.
Al momento di disfarla, senza neanche accorgercene, spesso ci ritroviamo esattamente davanti a chi siamo stati durante la spensieratezza di quei giorni.
Così è nella vita di ogni giorno.
Senza nemmeno che ciascuno di noi se ne accorga, in verità, facciamo e disfiamo bagagli.
Talvolta, i più organizzati riescono anche a prepararne uno ed uno solo che gli basterà per un tempo determinato.
Gli impreparati o i più coraggiosi partono anche senza averne preparato alcuno.
I sapienti, che sono coloro che non hanno neanche un biglietto di andata e ritorno nelle mani, ne fanno uno solo che, probabilmente, basterà loro per sempre.
Foto di Valeria Fanciullo