Il Diritto alla Gioia: riflessioni su felicità, invidia e l’arte di godersi l’attimo

Il Diritto alla Gioia: riflessioni su felicità, invidia e l’arte di godersi l’attimo

Henry Louis Mencken, giornalista e saggista statunitense, definì il puritanesimo come la “tormentosa paura che qualcuno, da qualche parte, possa essere felice”.

Frase audace, soprattutto ai giorni nostri.
Esistono degli “altrove” dove si soffre e negarlo a se stessi sarebbe mancanza di coraggio condita anche da puntino di vile ignoranza.
Ma la frase di Mencken contiene in sé un tratto necessario, nello specifico quello che riguarda “l’ammirazione infelice” (banalissima invidia), di chi vede appena la punta del proprio naso e trova che quello altrui abbia proporzioni più “felici”.

Ogni anno a Pantelleria arrivano frotte di turisti, di cosa vanno in cerca se non di attimi di felicità?
Perché la felicità, in senso stretto, nei secoli e per svariati motivi (tra i primi alcune dottrine religiose) è stata considerata qualcosa di cui “vergognarsi”?
Come se portasse “in grembo” il senso di colpa, fratello stretto di chi alla felicità teme possa seguire la disgrazia (gioia e sofferenza catartica e anche qui i greci insegnano)

Cosa rivendico io in questo mio scritto?
Il diritto all’ “alienazione”, non nella sua accezione negativa ma in quella positiva che ha le sue radici nel latino ma anche nel più recente siciliano.
“Allianarsi” nel dialetto della mia terra significa, banalmente, divertirsi.
Verbo “ambiguo” ma che mi è sempre piaciuto per questa sua duplicità e il forte potere evocativo.

Cosa rivendico, pertanto?
Il diritto alla gioia, come patto sociale tra l’io e il sé, senza ombra di indugio.
La capacità di godersi l’attimo, per quel poco che è, facendo lo sforzo supremo ma connaturato nell’animo umano di gioire.
Che si tratti di un abbraccio inaspettato, della sorpresa di ammirare un fondale marino, di assaporare un passito davanti ad un tramonto pantesco, di aprire gli occhi e specchiarsi in chi hai vicino.

Io mi auguro costantemente che altrove qualcuno possa essere felice, molto più felice di quanto non lo sia io.
E se sapessi per certo che altrove questa magia sta avvenendo, ecco sì, anche io in quello stesso attimo sarei perfettamente felice.
E non è tutto altruismo, credetemi.

Foto di Giovanni Matta

Qui trovate la Birra Matta https://bisbino.ch/it 🙂

 
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