Il pranzo di Euphorbia

Il pranzo di Euphorbia

“Le polpette di sarde sono a tavola!”

A questo annuncio:

Daniela ha lasciato il libro “Isole nella corrente”, sistemato il pareo alla meno peggio e si è precipitata, Caterina ha abbandonato il suo cellulare ed è entrata a casa per riapparire vestita e truccata in men che non si dica mentre Giacomo, esterrefatto, l’ha vista sparire e riapparire in quasi abito da sera; Valeria, già al desco, ha continuato a sistemare il fiori del centrotavola e Giovanni è corso in cucina per tirare fuori dal frigo le due bottiglie, ben fredde, di bianco; Roberta ha trascinato Francesca fino al tavolo con tutta la sedia a sdraio; Philippo ha continuato a dormire indisturbato all’ombra; Viola e Cecilia, col costume bagnato si sono sedute a tavola, bagnando i cuscini delle poltrone e mentre qualcuno gli urlava che li avrebbero inzuppati, le due continuavano a passarsi le portate assolutamente incuranti dell’attorno; Arianna, appena uscita dalla piscina si asciugava, con estrema lentezza, la splendida chioma nera e, nel frattempo, Brando, seduto al tavolo e con la bocca piena di cibo come un criceto, fingeva di flirtare con Fabrizio; la Tesita, nel suo incantevole cileno, raccontava e raccontava quello che nessuno capiva, facendo le porzioni per tutti mentre Gianluca, ogni volta che lei porgeva un piatto completo, le baciava, dolcemente, il gomito; Giovanni, felice e stanco, di avere cucinato le beneamate polpette, rullava una sigaretta sorseggiando il bianco che gli avevo appena versato nel bicchiere.

L’Euphorbia è una pianta, la cui etimologia è “buon foraggio”.

Niente accade mai per caso.

Foto di Giovanni Matta

 
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