La mia casa a Pantelleria volge a sud-ovest.
Ed è dalle coste della Tunisia che io vedo arrivare in prima istanza gli sciami di cumulonembi.
Capisco allora che la serata è di quelle giuste e saranno scintille.
Anzi no, vere e proprie scariche di adrenalina e elettricità.
Quando lo spettacolo è serotino, contemporaneo al calare del sole, il cielo comincia a chiudersi e l’arancione trova spiragli per apparire qua e là, con certe pennellate distratte che fanno pensare che lassù qualcuno si stia divertendo.
L’arancio sparisce l’attimo dopo, coperto da una nube più scura.
Nel frattempo la luce del giorno comincia a scemare e i contorni, quelli che definiscono il confine tra mare e cielo, diventano assolutamente indistinti.
Non fosse per qualche imprudente luce di barcaiolo ancora al largo per la pesca.
La mia casa a Pantelleria volge a sud-ovest e i temporali, in questo luogo, hanno qualcosa di magico e estremo che mi incanta.
Gli isolani li temono e si stupiscono per la mia fascinazione.
Forse sono imprudente, ma quando c’è aria di tempesta io mi siedo al riparo, in un angolo preciso del mio “passiature” (leggi, terrazza), ed è come se accendessi il mio personalissimo cinemascope.
A schiodarmi da lì può essere solo un acquazzone di quelli impossibili, per cui, in tutta fretta mi richiudo in casa già fradicia d’acqua piovana.
Ma la pioggerella non mi frena.
Il vero spettacolo sono i fulmini che squarciano il buio di netto o di cui intravedi il bagliore al di là delle nuvole.
Emozionante quando alcuni di questi saettano conficcandosi in quello che, solo per un istante e grazie alla luce emessa dalla scarica elettrica stessa, intravedi e riconosci come il mare.
Sono capace di stare ore a guardare questa meraviglia.
Parte di questo tempo lo spendo nel tentativo di fermare dentro uno scatto fotografico il bagliore di una saetta, un flash nel buio, una luce improvvisa che colora la metà esatta dei due orizzonti.
Quando vado a letto lo faccio sempre con un certo rammarico, perché tutto mi dice che allo stesso identico spettacolo non mi sarà mai più data la possibilità di partecipare.
La mia casa a Pantelleria volge a sud-ovest.
Peccato che io di rado veda quelli di nord est.
Foto di Claudia Picciotto