Cala Tramontana è tra I punti di mare più noti dell’isola di Pantelleria.
Un merito che divide con la sua antagonista Cala Levante.
Le due baie, infatti, sono tra i luoghi di mare più frequentati dell’isola perché, qualsiasi vento spiri (soprattutto se proviene da sud o da nord), una delle due baie è sempre balneabile.
Se a questo aggiungi che il mare è anche incredibilmente bello, che sono entrambe in prossimità dell’Arco dell’Elefante e vicine di casa di Punta Spadilllo nonché cugine intime del Laghetto delle Ondine e “step sisters” di Cala Gadir, capisci che quello può essere il luogo di partenza per una giornata da dedicare interamente al mare. Cala Tramontana, però, ha un “quid” in più: ha una sua “Bbuvira”.
Cosa è una Bbuvira?
Dall’arabo “buir” la parola significa FONTE, infatti a Cala Tramontana (nella discesa che porta alla riva, vicino alle barche dormienti) vi è un pozzo di acqua con tanto di secchio e pompa manuale per la risalita dell’acqua.
Queste fonti si creano per raccolta di acqua piovana mista a acqua che proviene dal mare che, custodita dal ventre caldo dell’isola, esce tiepida e lievemente salmastra, poiché l’acqua “dolce” tende a restare più in superficie rispetto a quella “salata”.
Le bbuvire, che si formavano naturalmente, venivano scavate in prossimità delle coste perché proprio lì avveniva la confluenza tra l’acqua del cielo (o quella sorgiva) che lenta si infiltrava nella roccia e quella salina che, procedendo nel “tessuto arterioso” della pietra lavica, si faceva lentamente strada verso l’interno fino al recipiente naturale.
Sembra che un tempo, questa isola da sempre assettata, nascondesse tanti di questi gioielli che, purtroppo non hanno resistito al tempo e alla mano invasiva dell’uomo.
Di Bbuvire visitabili ma non utilizzabili, oltre quella di Cala Tramontana (restituita al mondo da un’associazione di volontari nel 1988) ve ne sono di certo altre due, disgraziatamente, fuori uso.
Una lungo il sentiero di Cala Cottone e un’altra ancora, fa bella mostra di sé, ma non è in uso a Cala Gadir.
Al momento, il piacere di una pioggia di acqua tiepida che cala da un secchio di alluminio lo potrete provare soltanto a Cala Tramontana, regalandovi ai fine giornata un momento di ristoro che sa di antico e benefico al contempo.