“Questo Dammuso non è un albergo!”.
Dedicare un capitoletto a parte alla scelta del luogo nel quale alloggerete è importante tanto quanto la meta da raggiungere, soprattutto nel caso di un’isola come Pantelleria.
Nella prima di queste puntate “guida” alla scoperta dell’isola ho già accennato al fatto che il Dammuso deve “calzare”.
Sì, più o meno, come una scarpa o un abito.
I Dammusi in affitto sono case con un’anima.
No, in verità hanno più anime.
Hanno il gusto e l’amore di chi ne ha scelto posizione, arredamento, bellezza di interni ed esterni e qualità del paesaggio e tutto ciò lo ha deciso il “legittimo proprietario”.
L’ospit chee lo ha abitato ha lasciato traccia del suo passaggio nel piacere e nel godimento di averlo abitato.
Ci sono Dammusi al cui interno vi abitano molti cuori.
Quelli di chi, per distrazione, hanno dimenticato di riporlo in valigia ( e questi sono i cuori che vagano per l’isola).
Poi ci sono i cuori che tornano ogni anno nello stesso Dammuso, oppure quelli che ne vogliono scegliere ogni stagione uno nuovo per la gioia di vivere e conoscere prospettive nuove o per il solo puntiglio di non affezionarsi troppo a quelle mura spesse e protettive.
Il Dammuso è un cappello.
Prima cosa da tenere a mente nella scelta di un Dammuso.
Se non lo prendete della misura giusta non vi riparerà dal sole o dalla pioggia e alla prima occasione, specie a Pantelleria, volerà via dalla vostra testa.
In virtù del fatto che il Dammuso è una casa vissuta questa vi accoglierà senza sorprese.
Né voi dovrete lasciarvi sorprendere, per cui starà voi, sceglierne con accuratezza la posizione geografica.
La parte a sud dell’isola è la prediletta da chi ama i tramonti “senza filtri”, nel senso che parlano da soli e si raccontano senza pudori e neanche serve descriverli perché lo fanno da soli e bene.
A Levante sono le albe a stupire, quel sole che con lentezza sorge e bacia tutto: dalla pietra al cappero che pian piano si schiude.
Sappiate che il Dammuso che avete eletto a dimora è esattamente quello che ha prediletto voi.
Seconda informazione da tenere a mente nella scelta di un Dammuso.
Sappiate che il Dammuso che avete eletto a dimora è esattamente quello che ha prediletto voi.
Sono convinta, per esperienza e per un certo culto dello “scambio di amorosi sensi”, che difficilmente possiate imbattervi in un dammuso che non faccia al caso vostro.
Sceglietelo delle dimensioni giuste.
Non è necessario strafare.
E’ il luogo del riposo: deve essere comodo e accogliente; possedere i comfort di cui necessitate, che sia la lavastoviglie o il camino che non accenderete mai.
La doccia esterna o la volta più alta che abbiate mai visto.
Innamoratevene a prima vista, sarete ricambiati.
Guardate e ammirate le immagini degli spazi esterni
Terza nozione a cui badare nella scelta di un Dammuso.
Che la casa guardi al mare, che si perda dentro la vista del bosco, che abbracci l’orizzonte in una curva perfetta.
Decidete voi a cosa aspirare e cosa respirare.
Gli odori arrivano, comunque, tutti. Li porta il vento.
C’è il dammuso con gli alberi di fichi, quello col vecchio mulino, quello col minuscolo giardino pantesco, quello con le vele che garriscono al vento.
Abbiatene cura, per chi verrà a farne “casa propria” dopo di voi.
Dammuso isolato o vicino ad altre abitazioni?
Quarto dettaglio ( ma non di poca importanza) di cui tenere conto nella scelta di un Dammuso.
Questo è un dilemma veramente personale.
C’è gente che nella distanza dagli altri si smarrisce e altri che invece si ritrovano.
Il vicino di casa per alcuni è “certezza” e conforto.
Per altri un intruso.
Potere scegliere anche questo sembra poca cosa.
Ma potere distendersi sulle volte al calore del sole con pochi indumenti addosso, ve lo assicuro, regala una sensazione di benessere raro.
Per scendere con lentezza le scale che dal tetto vi portano alla doccia esterna, rinfrescare in un attimo pelle e pensieri e ritirarsi dentro per potersi distendere sul fresco di bianche lenzuola.
Tutto è lontano e vicino allo stesso tempo.
Quinta indicazione da ricordare nella scelta di un Dammuso.
L’isola di Pantelleria misura 84 km quadrati.
Di fatto non sarete mai troppo lontani da nessun luogo.
Vi è data la possibilità di avere un dammuso più prossimo al mare che alla montagna e viceversa.
Ma, cronometro alla mano, niente a Pantelleria dista più di venti minuti qualsiasi sia il luogo dal quale partite.
Pertanto la locazione geografica della vostra casa ha importanza per i momenti di sosta.
Ma ne ha poca se esplorerete l’isola.
Tutto è lontano e vicino allo stesso tempo.
Tutto è uguale e diverso allo stesso tempo.
Ha una prospettiva diversa per ogni sguardo, ad alcuni si svela nuda ad altri vestita dei colori dell’iride.
Foto di Giovanni Matta