Pantelleria e il paradosso della solitudine: quando la voglia di stare soli si trasforma in socialità spontanea

Pantelleria e il paradosso della solitudine: quando la voglia di stare soli si trasforma in socialità spontanea

Sono una persona a cui piace molto stare in solitudine.
Perché posso assecondare i miei ritmi, perché non sempre mi piace parlare, perché ho sempre qualcosa da fare, da imparare, da studiare o, anche soltanto a cui pensare.

Per cui capita che io a Pantelleria vada al mare da sola.
Anche lì, mi piace fare snorkelling in solitaria, girarmi e rigirarmi al sole come fossi una costoletta, leggere o pensare ai fatti miei.
Non fosse che esiste sempre un’eccezione alla regola e l’eccezione corrisponde al mio modo di “praticare” l’isola.
Perché quel che dico per il mare vale anche per il bar o il supermercato.

La verità è che a Pantelleria (e non si capisce da cosa derivi questa anomalia nel mio comportamento) se sono seduta al tavolino del bar tendo ad “attaccare bottone” coi vicini.
Lo stesso dicasi al mare: scelgo una piattaforma non troppo isolata e dopo qualche minuto mi ritrovo a conversare che dei poveri innocenti che magari avevano esattamente voglia di ciò che io millanto di voler fare, ossia restare in silenzio.

Lo stesso dicasi se mi soffermo davanti al furgoncino di frutta e verdura al parcheggio di Scauri: in capo a due minuti sono lì a discettare sul raccolto dell’anno, sull’incremento dei prezzi e amenità varie.
Ma il mio momento di più alta socialità avviene all’attesa del camioncino dell’isola ecologica di Scauri, mentre sono in coda con altri “poveri e solerti disgraziati” come me.
Lì raggiungo le più alte vette della comunicazione.
Non ce n’è per nessuno.
Passo da un argomento all’altro con un’affabilità oratoria che tocca svariati argomenti: dal calcio (di cui non capisco nulla), alle ultime tendenze della moda (di cui non capisco nulla) fino alle politiche ambientali (di cui capisco poco) passando trasversalmente per la più densa serie di luoghi comuni che la “favella” umana possa partorire.

Poi, se amici, pseudo amici, amabili conoscenti però dovessero chiedermi di prendere un aperitivo o trascorrere una piacevole serata con loro, NO.
Quello no.
Perché io amo la solitudine.

 
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