Pantelleria e la linea sottile tra ateismo e Divino: riflessioni tra natura e creazione

Pantelleria e la linea sottile tra ateismo e Divino: riflessioni tra natura e creazione

La linea dritta dell’orizzonte, quella che non si capisce bene se fende il mare o il cielo mi mette faccia a faccia col divino.
Cosa che per me non è semplice né facilmente accettabile.
Solo che Pantelleria mi ha abituata a questi scollamenti dal mio personalissimo ateismo.
Non so se sia più ostinata LEI o io.
Certo è che talvolta basta un nulla che il mio ragionamento si perde in una logica “induttiva”.
Dove nulla è certo tranne il fatto che io stia nuotando tra rocce affioranti e in mezzo a minuscoli pesci e, da quel tanto o poco che vedo, mi sembra che qualcuno deve averla immaginata e realizzata ‘sta cosa che ha il sapore della perfezione.

Così come quando l’altro giorno nel viottolo di casa mia ho incontrato una fila di formiche e le ho scansate, per poi tornare indietro, certa del fatto che quella specie di processione lunga e silenziosa mi avrebbe portato ad una minuscola tana per il solo fatto che aveva appena piovuto qualche goccia e loro, le formiche intendo, si affrettavano a tornare a casa.
Prudenti solo come chi ha imparato da Madre Natura e con la sapiente certezza che un acquazzone le avrebbe potute spazzare in un momento minuscolo quanto la loro stazza.

Potrebbero essere i soffioni del Mare di Nikà o le Fumarole di Monte Gibele a costruire e decostruire questa feroce dialettica tra il mio ateismo che è dogmatico tanto quanto una possibile fede.
La domanda alla fine è solo una: esiste qualcuno che potrebbe avere impartito degli ordini al momento di una CREAZIONE?

E, se solo penso a tutto questo, mi pare di capire che avrà cominciato dalle cose più piccole per finire con quelle più grandi.

E poi, magari stanco, arrivato all’impasto di queste creature che dovremmo essere noi può darsi che si sia pure distratto o abbia calcolato male gli ingredienti.
Perché bene bene non siamo venuti.

E Pantelleria, nel suo particolare e nel suo generale, mi sa che, a occhio e croce, non ce la saremmo dovuta meritare.

 
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