Che a Pantelleria ci sia vento per parecchi giorni all’anno è un dato di fatto, basta guardare le statistiche nei vari siti specializzati come windfinder. Che vi sia una forte influenza araba nei vari nomi a testimonianza della lunga presenza degli arabi nell’isola è un’altra verità storica. Ma si sa, a volte le licenze poetiche o le più “semplici” esigenze di marketing, stravolgono fatti e storie e inventano una realtà parallela che resiste nel tempo: mi capita quindi di ascoltare molti che parlano di Pantelleria come “la figlia del vento” dal sedicente nome arabo “Bent el rion” o “Ben rye” e tutte le sue declinazioni più o meno esatte. Suggestivo certo, ma ahimè falso: non esistono prove o testimonianze scritte che gli arabi utilizzassero questo nome per identificare l’isoletta, diciamolo! Il nome arabo dell’isola è “Qawsarah” probabilmente dal nome latino di “Cossura” la piccola… Nessuna figlia, figliastra, nipote o altro, solo un nome difficile da pronunciare e un pizzico di giustizia alla storia dell’isola, siete d’accordo?
Pantelleria figlia del vento… ma quannu mai!

2 Responses to “Pantelleria figlia del vento… ma quannu mai!”
Molto bello il sito windfinder. Anche se non ho capito tutto, mi sembra un bel passatempo (ma mi ci vuole un po’ di tempo).
Altra buffa leggenda isolana e sicuramente legata a “troppo ingenue” esigenze di marketing è il nome con cui viene chiamato il lago: Specchio di Venere, che sembra il nome di una saponetta da due lire.
Il toponimo originale è “Bagno dell’acqua”, molto più poetico… pantesco e anche molto metafisico.
Un saluto veloce (qui oggi abbiamo poco tempo), ed COMPLIMENTISSIMI per il nuovo sito che trovo fresco luminoso e leggero come il mio cuore quando sono sull’isola.
baci
Fred
p.s. un saluto a barbara e a enzo, a presto f.
e noi qui ti aspettiamo con tanta leggerezza nel cuore…grazie grazie grazie!