Pantelleria, la scuola dentro un’estate splendente

Pantelleria, la scuola dentro un’estate splendente

In questa Pantelleria extraurbana fatta di vendemmia, uomini sparpagliati nei campi, bagnanti con pareo e capelli umidi, volti arrossati dal sole, tutto sembra, tranne che l’estate per i nostri ragazzi oggi sia finita.

C’è ancora troppo azzurro intorno e il sole è caldo come in una giornata di luglio.
Nessuna auto posteggiata in doppia e tripla fila, i genitori hanno solo dovuto aggiungere due appuntamenti al loro calendario quotidiano.
Una levataccia al mattino e la routine di chi si assume il compito di lasciare o prendere.
Il resto del giorno sarà estate pantesca.
L’uscita in barca.
Il pranzo in terrazza.
Lo zampirone a cena, ma stasera non si guardano le stelle.
Saranno giornate più lunghe accorciate da un sole che cala sotto l’orizzonte, ogni sera, qualche attimo prima. Nessuno ferma l’estate in un‘isola così determinata.
Quindi tra i panni stesi svettano i teli del mare ai quali domani si aggiungerà un grembiule o la tovaglietta per la colazione in classe.

Quest’isola che non conosce i semafori e le lunghe code di auto in una città che si risveglia al lavoro e agli impegni
Pantelleria che continua secondo un andamento il cui unico protagonista è il moto terrestre la cui misura più evidente è data da chi è chino su una pianta di cappero o su una vite ad alberello.
Quest’anno il tempo del cappero è stato lungo, ora è il momento dell’uva e a ottobre comincerà la raccolta delle olive.
In un continuo che non è scandito dal suono di un clacson o da frotte di studenti fermi ad attendere che il bus passi ma dal raccolto di una stagione che muta con lentezza, senza strappi, a voler cedere il terreno ad un autunno cui l’estate apre la porta con garbo aggiungendo, per educazione, un caloroso benvenuto.

Solo dentro casa alla sera si prepareranno gli zaini e i vestiti da mettere al mattino.
Finite le ore scolastiche sarà ancora estate, tempo di vacanza, solo un tuffo in meno al mare perché da oggi si cena prima e si va al letto presto.

Il resto risplende, ancora, dentro questa “estate incantata”.

 
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