Pantelleria, the meow island :)

Pantelleria, the meow island :)

A favore di camera, prego.

“Suvvia, gatti di Pantelleria- dice l’uomo barbuto davanti a noi- non tiratevela troppo che se vi va bene, con questa foto, vi guadagnate due scatolette di patè”.
E ha ragione, penso io.
Perché il nero alla sinistra la sa lunga e si vede, fa il piacione e sa il fatto suo, punta alle gatte o alle gattare del vicinato, con il suo fisico esile e gli occhi gialli che fanno di lui il tenerone sciupafemmine del gruppo, ma e’ mio fratello e so quanto sia minchione.
All’estrema destra c’è quello affacciato e tutto curvo con lo sguardo vigile, lo vedete? In verità non è ne’ carne ne’ pesce (ma ad averne abbastanza, di carne o di pesce, ne farei un piatto da gatto reale).
Però, se potessi i miei genitori li diffiderei e me ne andrei in una gatto-famiglia.
Perché quei due libertini quando si sono accoppiati, e questo ve lo devo raccontare per amore di onestà, non ci hanno neanche pensato un attimo alle nuance o al degradare del pelo, o che ne so magari agli accostamenti dei colori.
Perché, dobbiamo dircela tutta, su questa isola ci vuole fascino e non si possono fare bravate se si vuol metter su’ famiglia. Falli fighi i figli, altrimenti meglio niente.
Ma loro sono due cialtroni che, perché vivendo a Pantelleria, isola di VIP e gente famosa, da veri gradassi, nei fumi della baldoria di una notte brava, non ci hanno neanche riflettuto un attimo a mettere al mondo cinque figli gatti che, per l’appunto, avrebbero dovuto essere come minimo felini da copertina patinata e non questa massa di pelo insidioso dai colori grevi e smorti.
E pertanto ne siamo venuti fuori noi.
Lo vedete quel poveraccio nero di cui non si vede nemmeno la testa? Ecco, bene, si vergogna. Ora, dico io: chi gliela paga anni di gatto-analisi?
L’innocente, che guarda dritto verso l’obiettivo, lo conosco dalla nascita: e’ uno che non sa dove sta di dammuso. Passa le giornate a chiedermi: “Che faccio, caccio lucertole oppure scarabei?”. Ma uno così come se la deve mai cavare nella vita?
E poi c’è ZEBRONE che si sente il capo dei capi ma ha lo sguardo languido e prima o poi metterà su famiglia con una gatta tutta casa e croccantini per poi farsi asservire come un inutile gatto di contrada.

Ora, dico io, fate pure la tua notte brava, ma usate il presergattivo.

Foto di Giovanni Matta

 
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