Vigneto Monastero

Pantelleria

Alla scoperta di Pantelleria

Dopo oltre 20 anni di vita isolana e isolata, ci rendiamo conto che ancora oggi l’isola di Pantelleria sia per molti un oggetto misterioso.

Molti non sanno che non fa parte di un arcipelago, ma si trova sola soletta nel canale di Sicilia, più vicina alla costa africana (40 miglia) piuttosto che alla costa siciliana (80 miglia).

Che con i suoi 84 km² di superficie è la quinta isola italiana.

Che oltre al mare dal profondo blu che la circonda, vi è un interno strabiliante, verdissimo e ricchissimo dal punto di vista naturalistico: un paradiso botanico con oltre 360 specie catalogate.

Non si sa neanche che le case sul mare a Pantelleria, di fatto sono rarissime: i dammusi, le tipiche case pantesche, sono elementi rurali che furono costruiti per condurre i fondi agricoli, non per prendere il sole!

E poi la morfologia dell’isola non ci regala neanche una insenatura naturalmente protetta dai venti: il versante dove andare a farsi un bagno lo sceglie madre natura, decidendo in quale direzione far soffiare il vento.

E le spiagge? Non ci sono neanche quelle.

La sabbia non è l’elemento di Pantelleria, ma lo sono le rocce plasmate dal mare e dal vento che diventano i “lettini” naturali per prendere il sole e fare un tuffo in acqua a rinfrescarsi.

Per gli irriducibili della sabbia, consigliamo allora di andare al lago vulcanico specchio di Venere dove un surrogato di spiaggia insieme a delle splendide fonti termali vi lasceranno a bocca aperta di fronte a tale teatro naturalistico.

Ma il mistero più grande di quest’isola è che dopo oltre 20 anni riusciamo ancora a sorprenderci come fosse la prima volta e stiamo ancora cercando di capire il perché.

Benvenuti a Pantelleria,

Giovanni, Barbara e Claudia